The war for the planet of the apes

The war for the planet of the apes è un film del 2018 scritto e diretto da Matt Reeves. Considero questo il migliore della trilogia prequel per molti aspetti: oltre all’ottima scrittura e alla fotografia impeccabile troviamo tantissimi richiami ai film originali.
SEGUONO SPOILER A TUTTA LA SAGA
Dopo la morte di Koba, Cesare e le scimmie si rifugiano in un ambiente protetto sfuggendo alla guerra, tuttavia, quando uno spietato colonnello ucciderà la famiglia del capo dei primati esso partirà insieme a Luca e Maurice in una caccia all’ultimo sangue per vendicare le perdite dell’attacco. Durante il viaggio conosceranno nuovi alleati tra cui la piccola Nova (teoricamente la ragazza del primo pianeta delle scimmie, anche se io penso che sia solo un ottimo easter egg) e la macchietta “Bad Ape” che solleva l’animo del film con battute e idiozie varie.
Il lungometraggio è pieno di plot twist e non voglio rovinare la sorpresa scrivendo quindi direi che con la trama possiamo anche fermarci qui.
Questo film esplora appieno la natura umana infatti un grande indizio per il finale del film lo troviamo già nel titolo. La guerra PER il pianeta delle scimmie: le scimmie hanno “già preso dominio del pianeta” e gli umani continuano ad autodistruggersi. La famigerata guerra è infatti combattuta tra due fazioni di umani che (stranamente) si sterminano fra loro. Apparte Nova tutti gli uomini che vediamo nel film alla fine muoiono per mano propria e qui troviamo romanzata la famosissima citazione al finale della pellicola originale: “l’astronave è ricaduta sulla terra sconvolta dalle esplosioni atomiche, Voi uomini l’avete distrutta, siate maledetti, maledetti per l’eternità!”
Non so voi ma io aspetto tantissimo il nuovo capitolo in uscita il 10 maggio e dopo Poor Things e Dune 2 è il film che attendo di più da questo 2024.
Detto questo ci vediamo martedì prossimo con la recensione de: Il Pianeta delle scimmie (1968) di Shaffner.