Road House

Road House è un film del 2024 diretto da Doug Liman e scritto da Anthony Bagarozzi e Charles Mondry.
Allora. Questo film dovrebbe essere un reboot de Il Duro Del Roadhouse, pellicola di fine anni ottanta con Patrick Swayze, tuttavia sappiate che da quest ultimo prende solo la macrotrama e il nome del protagonista.
Non so come ma questa pellicola è diventata una piccola guilty plesure, ovvero, qualcosa di bruttino che tutto sommato a te piace.
Parlando chiaramente, questo lungometraggio vuole essere un film in stile anni 80′ ma essendo ambientato e uscito ai giorni nostri, la struttura americana ridonandante può risultare ridicola agli occhi di tutti. Fondamentalmente è la storia di un uomo con un passato burrascoso che viene ingaggiato come buttafuori nel locale peggiore di tutta l’isoletta, presto farà arrabbiare le persone sbagliate e scoprirà quanto sia corrotto il sistema. Quando sceglierà di andarsene tuttavia, l’amore lo fermerà facendogli risolvere la questione faccia a faccia col nemico.
La cosa che mi è piaciuta di più è sicuramente l’ignoranza. Insomma la maggior parte della pellicola è solo Jake Gyllenhaal che ammazza di botte dei tizi ma la situazione degenera quando arriva Conor McGregor, che interpreta un personaggio talmente fuori dalle righe e sciroccato che riesce (parzialmente) nel suo intento. Ovvero essere una macchina da combattimento senza un freno.
ALLERTA SPOILER
La post credit è ridicola e non posso salvare anche quella. Insomma va bene che sei McGregor ma dopo 9 coltellate, (da un uomo che sa molto bene dove colpire per ammazzarti) non puoi essere vivo e soprattutto non puoi correre come un matto fuori dalla ospedale.
Trama scontata, personaggi piatti (e che non hanno un grande sviluppo apparte Dalton) tutto sommato una buona regia ed è buona anche la fotografia. Road House è un film d’azione pieno di adrenalina, intrattiene alle volte diverte ed è una visone leggera e piacevole da fare in serata con gli amici.